INNO.MALTO CARATTERIZZAZIONE DI UN MALTO TIPICO SICILIANO ATTRAVERSO L'INTRODUZIONE DI COLTIVAZIONE E DI TRASFORMAZIONE DELLE MATERIE PRIME INNOVATIVE Abbiamo il piacere di presentarvi il progetto Inno.malto che nei prossimi tre anni di attività si pone l'obiettivo di costituire la filiera siciliana dell’orzo-malto-birra agricola. Il progetto introduce la coltivazione nella filiera di diverse varietà di orzo distico di elevata qualità maltaria e particolarmente adatte all'ambiente pedoclimatico che si trova in Sicilia, nonché alcune varietà autoctone di frumenti siciliani c.d. grani antichi. Vogliamo realizzare una birra agricola che si possa definire a tutti gli effetti made in Sicily.
Questo è l’obiettivo del progetto Inno.malto, finanziato dalla sottomisura 16.1 “Sostegno per la costituzione e la gestione dei gruppi operativi del PEI in materia di produttività e sostenibilità dell’agricoltura” del PSR 2014-2020
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Oggi festeggiamo la festa del papà e non c'è modo migliore di celebrare i papà del birrificio artigianale Paul-Bricius, Fabrizio, Paolo e Luigi, ricordando gli inizi della loro attività. Estratto dall'articolo di Valentina Frasca Uno tra i più rinomati e prestigiosi birrifici artigianali con sede a Vittoria, in Sicilia, in un piccolo appartamento lasciato libero dalla nonna di uno dei creatori é diventato il cuore di un'attività produttiva fatta con passione. Stiamo parlando proprio del birrificio Paul-Bricius, in onore dei due soci fondatori, Paolo Trainito e Fabrizio Traina, che dal 2004 si è trasformato in una realtà capace di portare sulle tavole dei siciliani e degli italiani una bevanda 100% artigianale.
Ma che origine ha questa passione?
lo adoro tutto quello che si può fare a casa, il sapone ad esempio o inventarmi degli strumenti. Poi, pian piano, sono arrivati l'amore per la birra e la voglia di approfondire le conoscenze sui paesi tradizionali dove se ne consuma di più e sulle differenze con quella industriale. Anche i nostri macchinari li abbiamo progettati e realizzati quasi totalmente noi perché le attrezzature non sono tutte uguali, dipendono dal tipo di lavoro che si vuole portare avanti. Questo è un mondo che mi ha sempre attirato e sono stato io a far assaggiare le prime creazioni a Paolo. Abbiamo cominciato con gli estratti, una specie di melassa che si diluisce in acqua permettendo a chiunque di farsi la sua birra e poi è arrivata la lavorazione tradizionale fino ad oggi, a resistere in questo periodo difficile dove la speranza e l'ottimismo è quello che ci tiene in vita. E questo lavoro quanto tempo vi porta via? Il processo di lavorazione richiede un'intera giornata una volta a settimana. Durante la produzione è bello anche perché spesso ci vengono a trovare degli appassionati da tutta la Sicilia che, ci chiamano, si informano e vengono a vedere come nasce una birra artigianale. Il nostro mondo è un po' come quello del vino dove ci sono gli amanti delle cantine e delle vigne. L'altro momento bello arriva la sera quando finiamo, mettiamo in ordine e per mantenere vive le tradizioni ceniamo tutti insieme facendo un barbecue e accontentandoci di una bella insalata di arance.
Le birre più interessanti del panorama mondiale hanno combattuto per impressionare i giudici esigenti al prestigioso EBC, ed anche quest'anno è con grande piacere che il marchio di birra siciliana Paul-Bricius rientra tra i vincitori del concorso con le sue produzioni di birra Red Strong Ale (ambrata) e Special Ale (bionda). La nostra birra ambrata (Red Strong Ale) è stata giudicata la migliore birra nella categoria Bitter con la doppia medaglia d’oro. La nostra birra bionda (Special Ale) è stata giudicata tra le migliori Belgian Blonde Ale con la medaglia d’argento. "L'European Beer Challenge è estremamente rigoroso", ha riferito Fabrizio Traina, mastro birraio del birrificio Paul-Bricius. "Questo è tra i più importanti riconoscimenti nel settore: gli Oscar del mondo della birra".
Continua Fabrizio… “Il Metodo di Degustazione Triplo Cieco utilizzato dall'European Beer Challenge significa che ai giudici non è consentita alcuna informazione sui campioni che assaggiano. Non possono vedere la bottiglia. Non sanno da che paese proviene. Non hanno indicazione del prezzo. Inoltre, non scambiano idee tra loro. Ciò significa che vincere all' European Beer Challenge 2020 con un doppio oro e un argento è un enorme onore. Ringraziamo tutti per tutto il loro supporto e la fiducia in noi ". La London County Hall ha ospitato la degustazione finale il 24 novembre sotto lo sguardo iconico del London Eye, tra i giudici erano presenti rappresentanti di The Ritz Hotel, Bibendum e Venus Wine & Spirit Merchants PLC. Migliaia di campioni da 39 paesi hanno combattuto testa a testa. Tra i partecipanti di alto profilo figurano Brouwerij Van Steenberge, Hertog Jan, Tommy's Brewing Company, Privatbrauerei Waldhaus e Brasserie du Mont-Blanc.
Eccellenze di ogni categoria e settore di un Italia contemporanea, espressioni di vario genere, profumo di tradizione e storia legate a innovazione, creatività, audacia e talento per raggiungere l’alta qualità e designate dal Comitato di Redazione con la sovrintendenza di un Comitato d’Onore. Comitato d'Onore Premio 100 Eccellenze Italiane V° Edizione
Date un’occhiata pagina 256 😉: http://www.rdeditore.it/lib…/100-eccellenze-italiane/3217-2/
La 'MPARDIST ALE è una birra che migliora col trascorrere del tempo, l'alternarsi delle stagioni calde e fredde ne esaltano le caratteristiche organolettiche.
Birra da meditazione, da tarda serata, dolce con retrogusto amaro, asciutta, strutturata, avvolgente, carica di alcool, con sentori di biscotto e profumo di affumicato. Una birra "must have" di cui non si può fare a meno di avere nella propria cantina. Prodotta in numero di 4554 bottiglie numerate da 33 cl., ha una scadenza di 30 anni. Si consiglia una temperatura di servizio di 12/13 °C. Ha solo quindici anni, ma è il primo dei 57 birrifici della regione, creato con macchinari auto costruiti e "uno spirito da pionieri", racconta Luca Traina. Di Stefania Leo www.focusicilia.it Paul-Bricius è il più antico microbirrificio di Sicilia. Anche se ha solo quindici anni. “Nel corso degli anni i nostri concorrenti hanno chiuso”, spiega Luca Traina. Suo padre, Fabrizio, ha inaugurato Paul-Bricius nel 2004 insieme a Paolo Trainito e Luigi Carruba. Tutto è iniziato come un gioco, nell’appartamento lasciato vuoto dalla bisnonna di Luca nel centro di Vittoria, in una terra vocata al vino dove una bevande prodotta da migliaia di anni non ha storia. Un birrificio da appartamento
La storia di Paul-Bricius inizia come un hobby nel garage di casa Traina. “Mio padre Fabrizio era un dottore agrario. Paolo produceva pasta fresca in un pastificio che esiste ancora, mentre Luigi era un impiegato postale, ora in pensione”, spiega Traina. Quando la bisnonna va a vivere con sua figlia, la grande casa in centro a Vittoria diventa il quartier generale degli aspiranti mastri birrai. “Abbiamo costruito le macchine da soli, i tini di cottura ce li siamo fatti da soli, perché in fondo tutto è partito per gioco, con le cose che avevamo”, spiega Traina figlio, che all’epoca aveva tredici anni. “Quando le cose si sono fatte più serie, abbiamo investito circa 7 mila euro”. Il marchio nasce dalla trasformazione dei nomi di Paolo Trainito (Paul) e Fabrizio Traina (Bricius, come abbreviazione del latino Fabricius). Pian piano sono arrivate l’imbottigliatrice e l’etichettatrice meccanica, e ora il birrificio si prepara ad uscire dalla casa della bisnonna e dal centro di Vittoria. “I locali verranno trasferiti in contrada Sughero Torto, in locali più idonei alla lavorazione, in aperta campagna. Qui avremo più spazio per organizzare eventi e degustazioni, oltre a far vivere l’esperienza della visita in birrificio”. La sfida alla terra del vino Oggi Paul-Bricius produce circa 200 mila bottiglie all’anno, anche se sul fatturato Luca Traina non si sbottona. Dopo aver studiato giurisprudenza e aver conseguito l’abilitazione di avvocato, ha deciso di dedicarsi all’attività di famiglia, prendendo in mano la parte commerciale del microbirrificio. L’evoluzione da hobby ad azienda non è stata facile. “Abbiamo superato molte difficoltà, tra cui quelle burocratiche. Dato che non è una zona che ha familiarità con la birra, anche gli impiegati hanno dovuto studiare quali concessioni e licenze dovevano concederci. L’altra difficoltà era legata alla produzione di grandi quantitativi con gli strumenti che c’erano. In più c’era la difficoltà di commercializzare la birra artigianale, che non conosceva nessuno, facendone accettare il prezzo”. In un territorio vocato al vino come l’Italia e la Sicilia, fino a quindici anni fa c’era poca tradizione sulla birra. A Vittoria hanno sede cantine vitivinicole importanti, come Romolo Buccellato o Feudo di Santa Teresa. Fare birra qui significava sfidare la mentalità locale. “Il punto cruciale è che, mancando la tradizione, non c’è il legame storico con la birra”, sottolinea Traina. “Ci sentiamo anche un po’ dei pionieri e ne siamo orgogliosi”. Oggi Paul-Bricius non è più una rarità: i microbirrifici in Sicilia sono ormai 57. Le materie prime Paul-Bricius ha creato il suo birrificio acquistando materiali e macchinari da rivenditori locali. La squadra di rappresentanti commerciali è fatta da siciliani. Il microbirrificio coltiva l’orzo che finisce nelle sette birre prodotte e ha svolto diversi progetti con l’Ente di sviluppo agricolo di Enna per comprendere che effetti produce un certo tipo di orzo e la sua maltazione nella birra. “Lo abbiamo coltivato, maltato e realizzato la stessa ricetta con tre malti differenti: in questo modo abbiamo capito la differenza della materia prima nella birra”. In Sicilia la zona più vocata alla coltivazione dei cereali è quella di Enna e Caltanissetta, dove i mastri birrai avevano dei terreni che hanno dovuto abbandonare a causa della distanza. Ma all’inizio il malto delle birre Paul-Bricius era lo stesso di quello usato dal Birrificio Messina ai tempi dei Faranda. Un apparente esempio di sinergia territoriale, che all’azienda non interessa. “Ma non potevamo usare la stessa materia prima di un birrificio industriale. Per differenziarci abbiamo cercato una materia prima di qualità più elevata. Coltivando l’orzo, abbiamo chiuso la filiera. L’unica cosa non italiana che introduciamo nella nostra birra sono i luppoli: una parte è prodotta in Sicilia, l’altra no. Alcuni sono luppoli esteri, altri coltivati in Italia”. “Soddisfatti per il taglio delle accise” Le radici sono pur sempre radici, anche per la birra in terra di vino. Vittoria è nota per il suo Cerasuolo, l’unico Docg di Sicilia. Il microbirrificio ha prodotto una birra inserendo un terzo di mosto d’uva a bacca rossa e due terzi di mosto d’orzo, coltivato in terreni siciliani. “Oggi le birre artigianali Paul-Bricius sono presenti a Malta, in Svizzera, a macchia di leopardo in Italia, in qualche base Nato in Italia, che conta come suolo statunitense”, spiega Traina. L’aumento dell’accisa negli anni ha dato qualche grattacapo alla società. “Ma da luglio 2019 l’aliquota è tornata più o meno ai livelli di quando abbiamo iniziato, con una decurtazione del 40 per cento per i piccoli birrifici. Quindi, avendo una produzione che si ferma sotto i 10 mila ettolitri, siamo soddisfatti”. La Pasqua così come il Natale prevede che i piatti tipici della tradizione vengano serviti durante tutte le festività. Il pensiero va al tradizionale agnello ma non è l’unica pietanza infatti a seconda del territorio in cui ci si trova si è soliti consumare piatti particolari. Anche per quanto riguarda i dolci c'è una vasta scelta e i più distintivi sono senza dubbio la colomba e le uova di cioccolato. Scegli la birra giusta per l'abbinamento ad ogni piatto.
Numerosissimi sono i primi piatti che da nord a sud prevedono lavorazioni e preparazioni diverse a seconda delle tradizioni della zona. In genere con i primi è preferibile abbinare una birra chiara, non eccessivamente corposa: la Gold Green mediamente luppolata e leggermente speziata. I secondi di carne sono delle pietanze alla base di questo particolare momento conviviale e certamente non mancheranno nelle nostre tavole l’agnello cucinato nelle più variopinte accezioni: in umido, al forno, con le impanate. Se avete voglia di abbinare una birra alla carne dell'agnello vi consigliamo qualcosa dalle spalle larghe, dal gusto forte e deciso: la Red Strong Ale una birra forte e ambrata non lontana da una concezione belga ma profondamente segnata dal territorio siciliano. Con i secondi di pesce la scelta non potrà che ricadere sulla Special Ale birra elegante, equilibrata e con un amaro poco pronunciato. Terminate le portate dei secondi piatti si giunge al dessert ed in questo caso l'abbinamento con le birre può essere talmente divertente da poter essere davvero un gioco da poter fare in famiglia. Per i più golosi il dessert costituisce il fulcro del pranzo Pasquale. Con dolci al cioccolato contenenti una bassa percentuale di cacao o dolci tipici della tradizione siciliana, contenenti ricotta, sarebbe preferibile abbinare birre dai malti scuri come la Dark Strong Ale, una birra dal colore nero impenetrabile con schiuma caffè latte, compatta fine e persistente con note torrefatte di caffè e orzo tostato. In alternativa ai dolci di mandorla o al pistacchio consigliamo l'abbinamento alla 'Mpardist Ale (barley wine), una birra da meditazione, dolce con retrogusto amaro, vellutata, strutturata, avvolgente, carica di alcool, con sentori di biscotto e sentori di tartufo. Se invece i dolci serviti sono crostate, creme, zuppa inglese o torte con la frutta sbizzarritevi nell'abbinare qualcosa di più estremo come le birre leggermente acide, realizzate con l’impiego di mosto d’uva che mantengono una viva e fresca l'acidità in bocca; da provare la nostra birra stagionale Special Grape Ale dal carattere irrequieto e frizzantino. Buona Pasqua! Per una descrizione dettagliata sulle nostre birre (Clicca qui). Rassegna di birre artigianali di NataleIl mese di Dicembre si avvicina e con esso il Natale, festività che almeno nei paesi a vocazione birraria è legata profondamente alla birra. Quelle che in Belgio sono chiamate Christmas beer, Winter Warmer nei Paesi anglofoni, hanno ispirato da diversi anni ormai anche i birrai italiani, che ripropongono sotto le feste interpretazioni del tema in versione liquida. Tra le tante birre di Natale italiane con le quali poter brindare durante le feste il birrificio Paul Bricius brassa una Belgian Strong Ale prodotta in collaborazione con il Monastero di San Martino delle Scale a Monreale (PA). La ricetta messa a punto prevede le aggiunte di genziana, radice di liquirizia e finocchio, coltivati all’interno dell’Abbazia. Il nome della birra è Hora Benedicta Abbey Ale e raggiunge una gradazione alcolica di 8% vol. Per poterne degustare qualcuna, nella suggestiva Abbazia Benedettina di San Martino delle Scale, sita a Monreale (PA), l'Associazione Hora Benedicta nei giorni di 15-16 Dicembre vi guiderà in un percorso tra birre di Natale, sapori del territorio e la cultura Benedettina per augurarvi un meraviglioso Natale. INGRESSO GRATUITO SENZA PRENOTAZIONE VI ASPETTIAMO IL 15 E 16 DICEMBRE 2018 https://www.fermentobirra.com (ARTICOLO INTERO) Dal 1 al 3 Settembre Ragusa ospiterà la quarta edizione del Birrocco, festival regionale dedicato a birra, arte e cultura che nella sua terza edizione ha potuto registrare una partecipazione di oltre 40.000 presenze durante i tre giorni.
▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬ ► Oltre 100 birre artigianali ► 12 Birrifici artigianali presenti ► 8 ore di musica al giorno in due aree ► Conferenze enogastronomiche ► Laboratori sensoriali del gusto ► evento rigorosamente GRATUITO ▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬ Birrocco 2017 darà spazio a conferenze enogastronomiche e laboratori sensoriali del gusto e incontri culturali di grande spessore. Queste novità si sommano alle oltre 100 birre artigianali, ai 12 birrifici, ai 18 stand di eccellenze gastronomiche che saranno presenti e all'intrattenimento musicale. Quest'anno fra gli special guest figureranno i Baciamolemani, DJ Delta (Red Bull Thre3Style Italian Champion 2016) e Millewatt "Tribute band 883 e Max Pezzali", "GIRA VOTA E FURRIA". Gli stand saranno aperti dalle 16 al'1.30/2.00. Le due aree musicali saranno caratterizzate da generi diversi ogni giorno per coinvolgere ogni target possibile. ▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬ Per maggiori info sulle birre, gli artisti e gli hotel dove soggiornare vai su www.birrocco.it “Best in Sicily” è un sogno nel cassetto, un riconoscimento per l’eccellenza enogastronomica, per individuare quanto di meglio produce la Sicilia dell’enogastronomia. Per questo nasce un premio che rappresenta un passo in avanti nel mondo dell’enogastronomia di qualità, per passare dal made in Sicily a qualcosa di più. Ecco quindi l’idea di “Best in Sicily”, ovvero quel che rappresenta il meglio che la Sicilia può offrire nel campo del gusto e dell’accoglienza. L’idea che anima questo riconoscimento è quello di dare un giusto merito a chi si distingue, ma anche uno stimolo per tutti gli altri che lavorano nel campo dell’enogastronomia. I premi vengono destinati a quattordici categorie miglior produttore di vino, miglior produttore di olio, miglior produttore di formaggio, miglior bar, migliore pasticceria, migliore pizzeria, migliore ristorante, miglior albergo, miglior fornaio, miglior macellaio, ambasciatore siciliano del gusto, dall'edizione 2013 la migliore azienda conserviera, dall'edizione 2015 la migliore trattoria e quest'anno il migliore birrificio! Fra i premiati anche un sindaco come massima espressione di territori che sempre più spesso scelgono di scommettere sull’enogastronomia. The winner is?MIGLIORE BIRRIFICIO Birrificio Paul-Bricius Vittoria (Ragusa) Pionieri e capaci nell'aver assemblato acqua, orzo e luppolo aprendo la strada, senza mai smettere, a nuove prospettive per la Sicilia. E deliziando i palati esigenti di schiumose bionde e scure. Premiati il 30/01/2017 presso il Teatro Massimo di Palermo da Salvatore Russo di Banca Mediolanum. |
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