Grazie a questa scommessa anche la Sicilia adesso ha la sua birra d’Abbazia. Un gruppo di appassionati, riuniti in un’associazione che si chiama Hora Benedicta, ha voluto ispirarsi alla tradizione trappista, e sfidarla, con una ricetta messa a punto nel monastero benedettino di San Martino delle Scale, a pochi chilometri da Palermo. La formula degli ingredienti è segreta. Si compone di 6 malti e di un mistura di erbe officinali e spezie, tra cui liquirizia, semi di finocchio e genziana. La produzione, quella canonica artigianale: cottura del mosto a fuoco diretto, fermentazione ad alta temperatura, maturazione in tini d’acciaio, rifermentazione in bottiglia. Non subisce pastorizzazione e filtrazione. Ma prima di descrivere questa novità vale la pena raccontare la sua storia e i personaggi coinvolti: il birrificio Paul Bricius & Co. e Lorenzo Dabove, tanto per citarne due. Nasce per gioco, per puro piacere di sperimentare nuovi stili attingendo a quelli classici del brewing. Tullio Navarra (il fondatore dell’associazione), Massimo Galli, Giuseppe Bruno, e poi ancora Carmelo Di Fatta, Maurizio Intravaia e Pina Mazzola, che nella vita fanno tutt’altro, decidono di dare fondo alla loro creatività alchemica e a tutte le loro conoscenze maturate da tante degustazioni e “immersioni” nel mondo della birra. Formano gruppi di studio, passano ore e ore chiusi nei locali, concessi da padre Salvatore Leonarda, che decide di appoggiare il progetto, intenti a smanettare con l’apparecchiatura rudimentale per birra fai date. Partono dalle erbe aromatiche e officinali del giardino del monastero, perché inizialmente, ci racconta Maurizio Intravaia, c’era anche l’intenzione di creare un amaro, ma poi la traslazione alla birra trappista avviene in modo fulmineo, per “propulsione naturale”. Una sfida troppo ghiotta per abbandonarla e così prende il sopravvento su tutto. Cominciano a produrre diverse varianti e anche altri stili. Per decretare la migliore, si propone un piccolo concorso interno al monastero. Chiamati a giudicare i monaci stessi, qualche ospite gourmet e amante della pinta, e anche amici più critici ed esperti, i titolari del birrificio Paul Bricius di Vittoria. Tra tutte le prove di laboratorio una appare quella vincente, e suscita non poca sorpresa, tanto che si decide di mandarla al concorso nazionale di Home Brewing nel 2011. Tra centinaia di campioni provenienti da tutte le regioni, la birra di San Martino dimostra il suo “mix factor”. All’unanimità i giurati la decretano prima, tra loro Kuaska che intercetta “un talento”. Ma a volergli dare assolutamente una vita commerciale, sono i titolari di Paul Bricius, conquistati sin dal primo assaggio. Scorgono le potenzialità del prodotto foriero anche di sinergie nuove e si concretizza il sogno di una rete di scambi e condivisioni tra homebrewer e aziende. Paolo Trainito, Fabrizio Traina e Luigi Carrubba studiano la formula originaria, la perfezionano in qualche componente. Parte così la produzione della prima birra d’Abbazia siciliana con etichetta PB Hora Benedicta Abbey Ale. “Ci ha convinti subito a quel concorso interno - dice Fabrizio Traina, alias Bricius. Fa piacere potere sostenere queste idee. Crediamo in una birra artigianale 100% siciliana, e su questo abbiamo sempre puntato. Riusciremo anche ad approvvigionarci di materie prime del nostro territorio. L’offerta si arricchisce di questa novità, ma non vogliamo fermarci, con l’associazione sperimenteremo altri prodotti”.
In precedenza la birra monastica veniva prodotta nel solo formato da 0,75 cl. adesso, invece, è stato sperimentato il nuovo formato da 0,50 cl. e avranno una nuova veste grafica. Le nuove bottiglie si potranno acquistare presso il punto vendita del monastero e presso il nostro ecommerce.
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"CIBUS International Food Exhibition." - Salone internazionale dell'agroalimentare italiano.10/5/2016 Salone internazionale dell'agroalimentare italiano.
The key event of the italian agri-food sector. L'evento di riferimento del panorama agroalimentare italiano d'eccellenza. Una fiera cresciuta nel corso degli anni, migliaia di prodotti enogastronomici in mostra al Salone internazionale dell'agroalimentare italiano, che ha portato a Parma numerosissimi buyers da tutto il mondo. Anche oggi a Cibus 2016 vip, news, momenti di approfondimento dedicati al mondo del food Made in Italy. Ecco alcuni momenti... Padiglione 8 Stand E 012 I migliori prodotti dell'universo agroalimentare, le ultime novità e le tendenze del gusto più ricercato al mondo al salone internazionale Dopo l’Expo 2015 ecco un nuovo appuntamento di rilevanza internazionale per il settore dell’agrifood italiano. Dal 9 al 12 maggio si svolgerà a Parma l’edizione 2016 di Cibus, la piattaforma permanete delle eccellenze agroalimentari italiane. Un evento di crescente importanza per l’economia nazionale visto che l’export del comparto alimentare italiano ha raggiunto nel 2015 i 37 miliardi di euro, con un incremento di circa il 7% rispetto ai valori dell’anno precedente. Cibus, il Salone Internazionale dell’Alimentazione, si è confermato nel 2014 l’evento di riferimento dell’agroalimentare italiano, una grande vetrina di visibilità internazionale con convegni e tavole rotonde su temi di attualità in ambito Food and Retail. E' una fiera che continua in continuo sviluppo: gli espositori aumentano dell’11% rispetto alla passata edizione e i metri quadrati lordi di esposizione sono saliti dell’8%”, afferma Gian Domenico Auricchio, presidente di Fiere di Parma. Quale miglior vetrina per le nostre birre, prodotto d'eccellenza, nate dal connubio tra il miglior orzo siciliano e materie prime di elevatissima qualità. #SAVEtheDATE Presso Quartiere fieristico di Parma, Padiglione 8 - StandE012, Viale delle Esposizioni 393A – 43126 Parma
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