Premiazioni e valorizzazione delle eccellenze e dei migliori produttori siciliani.PREMIO MIGLIOR BIRRAIO DELL' ANNO Oggi l’enogastronomia e l’agroalimentare volgono la funzione di comunicare una tradizione, di generare valore nel territorio, di attrarre l’interesse dei viaggiatori e dei media, e di esprimere importanti ricadute sullo sviluppo sociale ed economico e sulla promozione dello stesso. L’intera filiera produttiva agricola siciliana merita di essere valorizzata, quindi bisogna scommettere nel connubio tra prodotto e territori, raccontando la Sicilia attraverso le sue eccellenze e le sue tradizioni che la rendono una terra unica al mondo. “La Sicilia è da sempre crocevia di popoli e culture e può vantare una cucina unica nel suo genere.
La Sicilia si appresta a vivere un anno importante in vista del 2025 che ci vedrà regione europea della gastronomia, la sfida che abbiamo davanti è di valorizzare i nostri inestimabili tesori enogastronomici e fare conoscere le nostre eccellenze puntando all’esportazione dei nostri prodotti. All’interno di questa cornice iniziative come All Food Sicily rappresentano un valore aggiunto.” Quindi, il premio valorizza coloro che si sono adoperati per garantire i migliori tassi di crescita negli ultimi anni all’economia siciliana, a dimostrazione di un’evoluzione dei comparti e della presa di coscienza dei produttori e di tutti gli attori delle filiere, che grazie agli sforzi organizzativi e di processo, riescono a creare ricadute virtuose su tutto il sistema produttivo isolano.
0 Comments
Le birre più interessanti del panorama mondiale hanno combattuto per impressionare i giudici esigenti al prestigioso EBC, ed anche quest'anno è con grande piacere che il marchio di birra siciliana Paul-Bricius rientra tra i vincitori del concorso con le sue produzioni di birra Special Ale (bionda), Red Strong Ale (ambrata) e Abbey Ale (scura). La Special Ale (birra bionda) è stata giudicata tra le migliori birre Belgian Blonde Ale con la medaglia d’oro.La Red Strong Ale (birra ambrata) si è classificata al terzo posto aggiudicandosi la medaglia di bronzo per la categoria Bitter.La Abbey Ale (birra scura) si è classificata tra le migliori birre d'Abbazia aggiudicandosi la medaglia d'oro per la categoria Abbey Ale.Il birrificio PaulBricius ha appena scosso il più alto livello dell'industria internazionale della birra, al concorso di birra più importante d'Europa. "Le medaglie European Beer Challenge sono estremamente preziose per noi, in quanto riconoscono il livello assoluto più alto dei produttori di birra nel mondo", ha riferito il mastro birraio Fabrizio Traina. “Vincere all'European Beer Challenge è super competitivo e queste medaglie all'European Beer Challenge 2022 sono una grande risorsa per il nostro marchio! La birra è la nostra passione e siamo apprezzati dalle persone che sanno di cosa parlano. I giudici europei della birra sono estremamente esigenti. Questo fa ben sperare per l'espansione e l'evoluzione del nostro marchio. Siamo ambiziosi ed entusiasti!” Migliaia di campioni provenienti da 39 paesi hanno combattuto testa a testa al London County Hall sotto lo sguardo storico del London Eye. Lista completa vincitori
europeanbeerchallenge.org INNO.MALTO CARATTERIZZAZIONE DI UN MALTO TIPICO SICILIANO ATTRAVERSO L'INTRODUZIONE DI COLTIVAZIONE E DI TRASFORMAZIONE DELLE MATERIE PRIME INNOVATIVE Abbiamo il piacere di presentarvi il progetto Inno.malto che nei prossimi tre anni di attività si pone l'obiettivo di costituire la filiera siciliana dell’orzo-malto-birra agricola. Il progetto introduce la coltivazione nella filiera di diverse varietà di orzo distico di elevata qualità maltaria e particolarmente adatte all'ambiente pedoclimatico che si trova in Sicilia, nonché alcune varietà autoctone di frumenti siciliani c.d. grani antichi. Vogliamo realizzare una birra agricola che si possa definire a tutti gli effetti made in Sicily.
Questo è l’obiettivo del progetto Inno.malto, finanziato dalla sottomisura 16.1 “Sostegno per la costituzione e la gestione dei gruppi operativi del PEI in materia di produttività e sostenibilità dell’agricoltura” del PSR 2014-2020
Per tutti gli appassionati del mondo dell’enoturismo, il team di prontiperpartire.it ha intervistato un esperto del settore: Luca Traina, il responsabile vendite del microbirrificio artigianale Paul Bricius di Vittoria in provincia di Ragusa
Come nasce il birrificio? Il birrificio Paul-Bricius nasce nel 2004 a Vittoria dalla passione di tre amici, di cui uno è mio padre, che hanno deciso di trasformare un loro hobby, la produzione di birra in casa, in un’attività imprenditoriale. Nel 2011 l’azienda fa un salto di qualità, decide di iniziare a produrre in proprio le materie prime utili per la produzione della birra divenendo, di fatto, una fra i precursori della birra agricola – artigianale in Sicilia. La produzione dei malti e del luppolo ci ha permesso di creare una filiera corta che ci consente di apportare grande qualità al prodotto, nonché un plus rispetto ai competitor.
Quali sono gli altri aspetti che caratterizzano il vostro birrificio?
La nostra produzione è unica in quanto ci affidiamo il meno possibile ai fornitori esterni per l’acquisto dei macchinari ma utilizziamo tini costruiti direttamente da noi, con l’aiuto di un fabbro locale. Il mosto di birra viene brassato con una fiamma diretta, la birra viene poi stabilizzata, rifermentata e fatta maturare in bottiglia, senza subire alcun trattamento di filtrazione e pastorizzazione. Come riuscite a trasmettere tutto questo all’esterno? Negli ultimi anni gli strumenti che utilizziamo maggiormente sono soprattutto i social e tutto ciò che è connesso all’innovazione, senza dimenticare che alla base c’è il passaparola; detta così potrebbe essere una dichiarazione presa sottogamba ma cos’è il passaparola se non una condivisione di una esperienza, di una foto o di un video? I clienti, infatti, degustano le nostre birre e le consigliano ai loro amici e parenti; i più attivi lo fanno anche online. Naturalmente è importante anche tutto il resto: il marketing, la partecipazione a fiere ed eventi per incrementare la fiducia e la stima nei confronti del nostro brand. Turismo enogastronomico, cosa ne pensate? L’ampliamento delle attività di accoglienza, e più in generale di turismo enogastronomico sono il cuore dei nostri progetti futuri. Attualmente la nostra produzione si trova nel centro storico di Vittoria dove accogliamo perlopiù scolaresche ed operatori del settore, ma è in cantiere il trasferimento della produzione direttamente nei campi per permettere ad una più ampia gamma di turisti o amanti della birra di vivere esperienze uniche, con un mix vincente di produzione e agricoltura. La filiera corta è sinonimo di territorio, Sicilia. Un prodotto siciliano dalla terra allo scaffale, quanto questo rappresenta per voi un punto di forza? E’ un punto di forza concettuale che sentiamo molto più nel profondo che dal punto di vista della comunicazione. Ad esempio il nostro birrificio ha scelto un brand con un nome internazionale ma la birra è molto ancorata al territorio. Stiamo puntando moltissimo sul territorio con la creazione di una rete di coltivatori siciliani. La rete di coltivatori è un progetto importante di riconversione delle coltivazioni da orzo uso alimentare ad orzo per la produzione birraia che permetterà una crescita di tutto il settore. Inoltre, partecipiamo insieme ad altri partner ad un altro progetto importante: la coltivazione di materie prime autoctone siciliane, antiche e ormai quasi dimenticate per fornire prodotti sempre più unici con modalità di produzione tradizionali, con molti richiami alle tecniche di produzione belghe, alle quali ci ispiriamo da sempre. www.prontiperpartire.it Oggi festeggiamo la festa del papà e non c'è modo migliore di celebrare i papà del birrificio artigianale Paul-Bricius, Fabrizio, Paolo e Luigi, ricordando gli inizi della loro attività. Estratto dall'articolo di Valentina Frasca Uno tra i più rinomati e prestigiosi birrifici artigianali con sede a Vittoria, in Sicilia, in un piccolo appartamento lasciato libero dalla nonna di uno dei creatori é diventato il cuore di un'attività produttiva fatta con passione. Stiamo parlando proprio del birrificio Paul-Bricius, in onore dei due soci fondatori, Paolo Trainito e Fabrizio Traina, che dal 2004 si è trasformato in una realtà capace di portare sulle tavole dei siciliani e degli italiani una bevanda 100% artigianale.
Ma che origine ha questa passione?
lo adoro tutto quello che si può fare a casa, il sapone ad esempio o inventarmi degli strumenti. Poi, pian piano, sono arrivati l'amore per la birra e la voglia di approfondire le conoscenze sui paesi tradizionali dove se ne consuma di più e sulle differenze con quella industriale. Anche i nostri macchinari li abbiamo progettati e realizzati quasi totalmente noi perché le attrezzature non sono tutte uguali, dipendono dal tipo di lavoro che si vuole portare avanti. Questo è un mondo che mi ha sempre attirato e sono stato io a far assaggiare le prime creazioni a Paolo. Abbiamo cominciato con gli estratti, una specie di melassa che si diluisce in acqua permettendo a chiunque di farsi la sua birra e poi è arrivata la lavorazione tradizionale fino ad oggi, a resistere in questo periodo difficile dove la speranza e l'ottimismo è quello che ci tiene in vita. E questo lavoro quanto tempo vi porta via? Il processo di lavorazione richiede un'intera giornata una volta a settimana. Durante la produzione è bello anche perché spesso ci vengono a trovare degli appassionati da tutta la Sicilia che, ci chiamano, si informano e vengono a vedere come nasce una birra artigianale. Il nostro mondo è un po' come quello del vino dove ci sono gli amanti delle cantine e delle vigne. L'altro momento bello arriva la sera quando finiamo, mettiamo in ordine e per mantenere vive le tradizioni ceniamo tutti insieme facendo un barbecue e accontentandoci di una bella insalata di arance.
Le birre più interessanti del panorama mondiale hanno combattuto per impressionare i giudici esigenti al prestigioso EBC, ed anche quest'anno è con grande piacere che il marchio di birra siciliana Paul-Bricius rientra tra i vincitori del concorso con le sue produzioni di birra Red Strong Ale (ambrata) e Special Ale (bionda). La nostra birra ambrata (Red Strong Ale) è stata giudicata la migliore birra nella categoria Bitter con la doppia medaglia d’oro. La nostra birra bionda (Special Ale) è stata giudicata tra le migliori Belgian Blonde Ale con la medaglia d’argento. "L'European Beer Challenge è estremamente rigoroso", ha riferito Fabrizio Traina, mastro birraio del birrificio Paul-Bricius. "Questo è tra i più importanti riconoscimenti nel settore: gli Oscar del mondo della birra".
Continua Fabrizio… “Il Metodo di Degustazione Triplo Cieco utilizzato dall'European Beer Challenge significa che ai giudici non è consentita alcuna informazione sui campioni che assaggiano. Non possono vedere la bottiglia. Non sanno da che paese proviene. Non hanno indicazione del prezzo. Inoltre, non scambiano idee tra loro. Ciò significa che vincere all' European Beer Challenge 2020 con un doppio oro e un argento è un enorme onore. Ringraziamo tutti per tutto il loro supporto e la fiducia in noi ". La London County Hall ha ospitato la degustazione finale il 24 novembre sotto lo sguardo iconico del London Eye, tra i giudici erano presenti rappresentanti di The Ritz Hotel, Bibendum e Venus Wine & Spirit Merchants PLC. Migliaia di campioni da 39 paesi hanno combattuto testa a testa. Tra i partecipanti di alto profilo figurano Brouwerij Van Steenberge, Hertog Jan, Tommy's Brewing Company, Privatbrauerei Waldhaus e Brasserie du Mont-Blanc.
Eccellenze di ogni categoria e settore di un Italia contemporanea, espressioni di vario genere, profumo di tradizione e storia legate a innovazione, creatività, audacia e talento per raggiungere l’alta qualità e designate dal Comitato di Redazione con la sovrintendenza di un Comitato d’Onore. Comitato d'Onore Premio 100 Eccellenze Italiane V° Edizione
Date un’occhiata pagina 256 😉: http://www.rdeditore.it/lib…/100-eccellenze-italiane/3217-2/
La competizione riunisce i principali acquirenti di birra del mondo e le migliori birre di tutto il mondo facenti parte del dinamico e strategico mercato della birra in UE e Regno Unito. Durante la sessione di valutazione dell'European Beer Challenge ogni prodotto è sottoposto a un rigoroso processo di degustazione alla cieca che consente ai nuovi arrivati di competere equamente con i marchi leader a livello mondiale . The winner is?
Tra i giudici c'erano rappresentanti senior di Whole Foods, 67 Pall Mall, Waitrose, Savoy Grill, Coop, Intercontinental, Roka, Brown's Hotel, The Arts Club e Bibendum.
Più di 1000 birrifici provenienti da 38 paesi hanno combattuto testa a testa. Tra i partecipanti di alto profilo c'erano ABInBev, Freedom Brewery, Waldhaus, Holba, Tommy's Brewing, Thornbridge, L.B.F. e Barcelona Beer Company. "Siamo così entusiasti che le nostre birre si siano esibite magistralmente all' European Beer Challenge 2019 e del fatto che i più importanti acquirenti di birra abbiano selezionato le nostre produzioni fra i migliori birrifici al mondo", ha riferito Fabrizio Traina, mastro birraio del birrificio Paul-Bricius. "Ora siamo orgogliosi di mostrare la nostra medaglia della European Beer Challenge - ha concluso - per mettere in vetrina che la birra artigianale Paul-Bricius è vincitrice della medaglia Gold European Beer Challenge 2019 ".
La 'MPARDIST ALE è una birra che migliora col trascorrere del tempo, l'alternarsi delle stagioni calde e fredde ne esaltano le caratteristiche organolettiche.
Birra da meditazione, da tarda serata, dolce con retrogusto amaro, asciutta, strutturata, avvolgente, carica di alcool, con sentori di biscotto e profumo di affumicato. Una birra "must have" di cui non si può fare a meno di avere nella propria cantina. Prodotta in numero di 4554 bottiglie numerate da 33 cl., ha una scadenza di 30 anni. Si consiglia una temperatura di servizio di 12/13 °C. Ha solo quindici anni, ma è il primo dei 57 birrifici della regione, creato con macchinari auto costruiti e "uno spirito da pionieri", racconta Luca Traina. Di Stefania Leo www.focusicilia.it Paul-Bricius è il più antico microbirrificio di Sicilia. Anche se ha solo quindici anni. “Nel corso degli anni i nostri concorrenti hanno chiuso”, spiega Luca Traina. Suo padre, Fabrizio, ha inaugurato Paul-Bricius nel 2004 insieme a Paolo Trainito e Luigi Carruba. Tutto è iniziato come un gioco, nell’appartamento lasciato vuoto dalla bisnonna di Luca nel centro di Vittoria, in una terra vocata al vino dove una bevande prodotta da migliaia di anni non ha storia. Un birrificio da appartamento
La storia di Paul-Bricius inizia come un hobby nel garage di casa Traina. “Mio padre Fabrizio era un dottore agrario. Paolo produceva pasta fresca in un pastificio che esiste ancora, mentre Luigi era un impiegato postale, ora in pensione”, spiega Traina. Quando la bisnonna va a vivere con sua figlia, la grande casa in centro a Vittoria diventa il quartier generale degli aspiranti mastri birrai. “Abbiamo costruito le macchine da soli, i tini di cottura ce li siamo fatti da soli, perché in fondo tutto è partito per gioco, con le cose che avevamo”, spiega Traina figlio, che all’epoca aveva tredici anni. “Quando le cose si sono fatte più serie, abbiamo investito circa 7 mila euro”. Il marchio nasce dalla trasformazione dei nomi di Paolo Trainito (Paul) e Fabrizio Traina (Bricius, come abbreviazione del latino Fabricius). Pian piano sono arrivate l’imbottigliatrice e l’etichettatrice meccanica, e ora il birrificio si prepara ad uscire dalla casa della bisnonna e dal centro di Vittoria. “I locali verranno trasferiti in contrada Sughero Torto, in locali più idonei alla lavorazione, in aperta campagna. Qui avremo più spazio per organizzare eventi e degustazioni, oltre a far vivere l’esperienza della visita in birrificio”. La sfida alla terra del vino Oggi Paul-Bricius produce circa 200 mila bottiglie all’anno, anche se sul fatturato Luca Traina non si sbottona. Dopo aver studiato giurisprudenza e aver conseguito l’abilitazione di avvocato, ha deciso di dedicarsi all’attività di famiglia, prendendo in mano la parte commerciale del microbirrificio. L’evoluzione da hobby ad azienda non è stata facile. “Abbiamo superato molte difficoltà, tra cui quelle burocratiche. Dato che non è una zona che ha familiarità con la birra, anche gli impiegati hanno dovuto studiare quali concessioni e licenze dovevano concederci. L’altra difficoltà era legata alla produzione di grandi quantitativi con gli strumenti che c’erano. In più c’era la difficoltà di commercializzare la birra artigianale, che non conosceva nessuno, facendone accettare il prezzo”. In un territorio vocato al vino come l’Italia e la Sicilia, fino a quindici anni fa c’era poca tradizione sulla birra. A Vittoria hanno sede cantine vitivinicole importanti, come Romolo Buccellato o Feudo di Santa Teresa. Fare birra qui significava sfidare la mentalità locale. “Il punto cruciale è che, mancando la tradizione, non c’è il legame storico con la birra”, sottolinea Traina. “Ci sentiamo anche un po’ dei pionieri e ne siamo orgogliosi”. Oggi Paul-Bricius non è più una rarità: i microbirrifici in Sicilia sono ormai 57. Le materie prime Paul-Bricius ha creato il suo birrificio acquistando materiali e macchinari da rivenditori locali. La squadra di rappresentanti commerciali è fatta da siciliani. Il microbirrificio coltiva l’orzo che finisce nelle sette birre prodotte e ha svolto diversi progetti con l’Ente di sviluppo agricolo di Enna per comprendere che effetti produce un certo tipo di orzo e la sua maltazione nella birra. “Lo abbiamo coltivato, maltato e realizzato la stessa ricetta con tre malti differenti: in questo modo abbiamo capito la differenza della materia prima nella birra”. In Sicilia la zona più vocata alla coltivazione dei cereali è quella di Enna e Caltanissetta, dove i mastri birrai avevano dei terreni che hanno dovuto abbandonare a causa della distanza. Ma all’inizio il malto delle birre Paul-Bricius era lo stesso di quello usato dal Birrificio Messina ai tempi dei Faranda. Un apparente esempio di sinergia territoriale, che all’azienda non interessa. “Ma non potevamo usare la stessa materia prima di un birrificio industriale. Per differenziarci abbiamo cercato una materia prima di qualità più elevata. Coltivando l’orzo, abbiamo chiuso la filiera. L’unica cosa non italiana che introduciamo nella nostra birra sono i luppoli: una parte è prodotta in Sicilia, l’altra no. Alcuni sono luppoli esteri, altri coltivati in Italia”. “Soddisfatti per il taglio delle accise” Le radici sono pur sempre radici, anche per la birra in terra di vino. Vittoria è nota per il suo Cerasuolo, l’unico Docg di Sicilia. Il microbirrificio ha prodotto una birra inserendo un terzo di mosto d’uva a bacca rossa e due terzi di mosto d’orzo, coltivato in terreni siciliani. “Oggi le birre artigianali Paul-Bricius sono presenti a Malta, in Svizzera, a macchia di leopardo in Italia, in qualche base Nato in Italia, che conta come suolo statunitense”, spiega Traina. L’aumento dell’accisa negli anni ha dato qualche grattacapo alla società. “Ma da luglio 2019 l’aliquota è tornata più o meno ai livelli di quando abbiamo iniziato, con una decurtazione del 40 per cento per i piccoli birrifici. Quindi, avendo una produzione che si ferma sotto i 10 mila ettolitri, siamo soddisfatti”. |
Il più antico di Sicilia
Tutti
Archivi
Aprile 2024
|