PaulBricius - Birra artigianale siciliana
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EUROPEAN BEER CHALLENGE - LONDON 2020

4/12/2020

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L'European Beer Challenge é la competizione di birra più importante che si tiene a Londra gestita dalla più importante organizzazione di premi per bevande al mondo, inclusi CWSA e Women's Wine & Spirits Awards e giudicata dai 100 dei più influenti buyers di birra in Europa che sono tutti decisori chiave presso i grandi importatori, rivenditori, distributori e grossisti di birra.
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Le birre più interessanti del panorama mondiale hanno combattuto per impressionare i giudici esigenti al prestigioso EBC, ed anche quest'anno è con grande piacere che il marchio di birra siciliana Paul-Bricius rientra tra i vincitori del concorso con le sue produzioni di birra Red Strong Ale (ambrata) e Special Ale (bionda).

​La nostra birra ambrata (Red Strong Ale) è stata giudicata la migliore birra nella categoria Bitter con la doppia medaglia d’oro.
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​​La nostra birra bionda (Special Ale) è stata giudicata tra le migliori Belgian Blonde Ale con la medaglia d’argento.
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"L'European Beer Challenge è estremamente rigoroso", ha riferito Fabrizio Traina, mastro birraio del birrificio Paul-Bricius. "Questo è tra i più importanti riconoscimenti nel settore: gli Oscar del mondo della birra". 
Continua Fabrizio… “Il Metodo di Degustazione Triplo Cieco utilizzato dall'European Beer Challenge significa che ai giudici non è consentita alcuna informazione sui campioni che assaggiano. Non possono vedere la bottiglia. Non sanno da che paese proviene. Non hanno indicazione del prezzo. Inoltre, non scambiano idee tra loro. Ciò significa che vincere all' European Beer Challenge 2020 con un doppio oro e un argento è un enorme onore.
​Ringraziamo tutti per tutto il loro supporto e la fiducia in noi ".

La London County Hall ha ospitato la degustazione finale il 24 novembre sotto lo sguardo iconico del London Eye, tra i  giudici erano presenti rappresentanti di The Ritz Hotel, Bibendum e Venus Wine & Spirit Merchants PLC.
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Migliaia di campioni da 39 paesi hanno combattuto testa a testa. Tra i partecipanti di alto profilo figurano Brouwerij Van Steenberge, Hertog Jan, Tommy's Brewing Company, Privatbrauerei Waldhaus e Brasserie du Mont-Blanc.
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Lista completa vincitori
europeanbeerchallenge.org
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100 ECCELLENZE ITALIANE V^Edizione                       Dicembre 2019, Roma

23/12/2019

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​Il birrificio PAUL-BRICIUS è stato individuato tra i protagonisti rappresentativi dell'eccellenza in Sicilia dall’ Osservatorio Eccellenze Italiane della casa editrice RDE ed è stata inserita nel Capitolo GALLERIA DELLE ECCELLENZE del volume 100 ECCELLENZE ITALIANE V^Edizione, un libro prestigioso che racconta l’Italia dell’eccellenza e valorizza le eccellenze italiane in ogni ambito.


Eccellenze di ogni categoria e settore di un Italia contemporanea, espressioni di vario genere, profumo di tradizione e storia legate a innovazione, creatività, audacia e talento per raggiungere l’alta qualità e designate dal Comitato di Redazione con la sovrintendenza di un Comitato d’Onore.

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Comitato d'Onore Premio 100 Eccellenze Italiane V° Edizione
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Date un’occhiata pagina 256 😉: http://www.rdeditore.it/lib…/100-eccellenze-italiane/3217-2/
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​UNA BIRRA PER OGNI OCCASIONE

14/11/2019

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Vuoi godere a pieno del piacere di dolci di mandorla, di pistacchio o di un po' di cioccolata amara?

Scegli 'Mpardist Ale

E' una birra prodotta con malto Maris Otter (malto pregiatissimo) e luppoli inglesi, rivista ed adattata ad uno stile Siciliano dal nostro Mastro Birraio nel nostro impianto "Autocostruito" con un metodo di produzione "Arcaico" dal colore bruno brillante; colore ottenuto da una prolungata cottura del mosto a fuoco diretto, maturata per lungo tempo nei tini di affinamento (circa 2 anni) e per ultimo rifermentata in bottiglia. 
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La 'MPARDIST ALE è una birra che migliora col trascorrere del tempo, l'alternarsi delle stagioni calde e fredde ne esaltano le caratteristiche organolettich​​​e.
Birra da meditazione, da tarda serata, dolce con retrogusto amaro, asciutta, strutturata, avvolgente, carica di alcool, con sentori di biscotto e profumo di affumicato. Una birra "must have" di cui non si può fare a meno di avere nella propria cantina. Prodotta in numero di 4554 bottiglie numerate da 33 cl., ha una scadenza di 30 anni. Si consiglia una temperatura di servizio di 12/13 °C.

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Paul-Bricius, il microbirrificio nato in casa della nonna

7/11/2019

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Ha solo quindici anni, ma è il primo dei 57 birrifici della regione, creato con macchinari auto costruiti e "uno spirito da pionieri", racconta Luca Traina.
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Di 
Stefania Leo
www.focusicilia.it
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Paul-Bricius è il più antico microbirrificio di Sicilia. Anche se ha solo quindici anni. “Nel corso degli anni i nostri concorrenti hanno chiuso”, spiega Luca Traina. Suo padre, Fabrizio, ha inaugurato Paul-Bricius nel 2004 insieme a Paolo Trainito e Luigi Carruba. Tutto è iniziato come un gioco, nell’appartamento lasciato vuoto dalla bisnonna di Luca nel centro di Vittoria, in una terra vocata al vino dove una bevande prodotta da migliaia di anni non ha storia.
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Un birrificio da appartamento
La storia di Paul-Bricius inizia come un hobby nel garage di casa Traina. “Mio padre Fabrizio era un dottore agrario. Paolo produceva pasta fresca in un pastificio che esiste ancora, mentre Luigi era un impiegato postale, ora in pensione”, spiega Traina. Quando la bisnonna va a vivere con sua figlia, la grande casa in centro a Vittoria diventa il quartier generale degli aspiranti mastri birrai. “Abbiamo costruito le macchine da soli, i tini di cottura ce li siamo fatti da soli, perché in fondo tutto è partito per gioco, con le cose che avevamo”, spiega Traina figlio, che all’epoca aveva tredici anni. “Quando le cose si sono fatte più serie, abbiamo investito circa 7 mila euro”. Il marchio nasce dalla trasformazione dei nomi di Paolo Trainito (Paul) e Fabrizio Traina (Bricius, come abbreviazione del latino Fabricius). Pian piano sono arrivate l’imbottigliatrice e l’etichettatrice meccanica, e ora il birrificio si prepara ad uscire dalla casa della bisnonna e dal centro di Vittoria. “I locali verranno trasferiti in contrada Sughero Torto, in locali più idonei alla lavorazione, in aperta campagna. Qui avremo più spazio per organizzare eventi e degustazioni, oltre a far vivere l’esperienza della visita in birrificio”.

La sfida alla terra del vino
Oggi Paul-Bricius produce circa 200 mila bottiglie all’anno, anche se sul fatturato Luca Traina non si sbottona. Dopo aver studiato giurisprudenza e aver conseguito l’abilitazione di avvocato, ha deciso di dedicarsi all’attività di famiglia, prendendo in mano la parte commerciale del microbirrificio. L’evoluzione da hobby ad azienda non è stata facile. “Abbiamo superato molte difficoltà, tra cui quelle burocratiche. Dato che non è una zona che ha familiarità con la birra, anche gli impiegati hanno dovuto studiare quali concessioni e licenze dovevano concederci. L’altra difficoltà era legata alla produzione di grandi quantitativi con gli strumenti che c’erano. In più c’era la difficoltà di commercializzare la birra artigianale, che non conosceva nessuno, facendone accettare il prezzo”. In un territorio vocato al vino come l’Italia e la Sicilia, fino a quindici anni fa c’era poca tradizione sulla birra. A Vittoria hanno sede cantine vitivinicole importanti, come Romolo Buccellato o Feudo di Santa Teresa. Fare birra qui significava sfidare la mentalità locale. “Il punto cruciale è che, mancando la tradizione, non c’è il legame storico con la birra”, sottolinea Traina. “Ci sentiamo anche un po’ dei pionieri e ne siamo orgogliosi”. Oggi Paul-Bricius non è più una rarità: i microbirrifici in Sicilia sono ormai 57.

Le materie prime
Paul-Bricius ha creato il suo birrificio acquistando materiali e macchinari da rivenditori locali. La squadra di rappresentanti commerciali è fatta da siciliani. Il microbirrificio coltiva l’orzo che finisce nelle sette birre prodotte e ha svolto diversi progetti con l’Ente di sviluppo agricolo di Enna per comprendere che effetti produce un certo tipo di orzo e la sua maltazione nella birra. “Lo abbiamo coltivato, maltato e realizzato la stessa ricetta con tre malti differenti: in questo modo abbiamo capito la differenza della materia prima nella birra”. In Sicilia la zona più vocata alla coltivazione dei cereali è quella di Enna e Caltanissetta, dove i mastri birrai avevano dei terreni che hanno dovuto abbandonare a causa della distanza. Ma all’inizio il malto delle birre Paul-Bricius era lo stesso di quello usato dal Birrificio Messina ai tempi dei Faranda. Un apparente esempio di sinergia territoriale, che all’azienda non interessa. “Ma non potevamo usare la stessa materia prima di un birrificio industriale. Per differenziarci abbiamo cercato una materia prima di qualità più elevata. Coltivando l’orzo, abbiamo chiuso la filiera. L’unica cosa non italiana che introduciamo nella nostra birra sono i luppoli: una parte è prodotta in Sicilia, l’altra no. Alcuni sono luppoli esteri, altri coltivati in Italia”.

“Soddisfatti per il taglio delle accise”
Le radici sono pur sempre radici, anche per la birra in terra di vino. Vittoria è nota per il suo Cerasuolo, l’unico Docg di Sicilia. Il microbirrificio ha prodotto una birra inserendo un terzo di mosto d’uva a bacca rossa e due terzi di mosto d’orzo, coltivato in terreni siciliani. “Oggi le birre artigianali Paul-Bricius sono presenti a Malta, in Svizzera, a macchia di leopardo in Italia, in qualche base Nato in Italia, che conta come suolo statunitense”, spiega Traina. L’aumento dell’accisa negli anni ha dato qualche grattacapo alla società. “Ma da luglio 2019 l’aliquota è tornata più o meno ai livelli di quando abbiamo iniziato, con una decurtazione del 40 per cento per i piccoli birrifici. Quindi, avendo una produzione che si ferma sotto i 10 mila ettolitri, siamo soddisfatti”.
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Birra Paul-Bricius: quale scegliere per Pasqua?

18/4/2019

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La Pasqua così come il Natale prevede che i piatti tipici della tradizione vengano serviti durante tutte le festività.
Il pensiero va al tradizionale agnello ma non è l’unica pietanza infatti a seconda del territorio in cui ci si trova si è soliti consumare piatti particolari. Anche per quanto riguarda i dolci c'è una vasta scelta e i più distintivi sono senza dubbio la colomba e le uova di cioccolato.​
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 Scegli la birra giusta per l'abbinamento ad ogni piatto.

Numerosissimi sono i primi piatti che da nord a sud prevedono lavorazioni e preparazioni diverse a seconda delle tradizioni della zona.
In genere con i primi è preferibile abbinare una birra chiara, non eccessivamente corposa: la Gold Green mediamente luppolata e leggermente speziata.
I secondi di carne sono delle pietanze alla base di questo particolare momento conviviale e certamente non mancheranno nelle nostre tavole l’agnello cucinato nelle più variopinte accezioni: in umido, al forno, con  le impanate.
Se avete voglia di abbinare una birra alla carne dell'agnello vi consigliamo qualcosa dalle spalle larghe, dal gusto forte e deciso: la Red Strong Ale una birra forte e ambrata non lontana da una concezione belga ma profondamente segnata  dal  territorio siciliano.
Con i secondi di pesce la scelta non potrà che ricadere sulla Special Ale birra elegante, equilibrata e con un amaro poco  pronunciato.
Terminate le portate dei secondi piatti si giunge al dessert ed in questo caso l'abbinamento con le birre può essere talmente divertente da poter essere davvero un gioco da poter fare in famiglia.
​Per i più golosi il dessert costituisce il fulcro del pranzo Pasquale.
Con dolci al cioccolato contenenti una bassa percentuale di cacao o dolci tipici della tradizione siciliana, contenenti ricotta, sarebbe preferibile abbinare birre dai malti scuri come la Dark Strong Ale, una birra dal colore nero impenetrabile con schiuma caffè latte, compatta fine e persistente con note torrefatte di caffè e orzo tostato.
In alternativa ai dolci di mandorla o al pistacchio consigliamo l'abbinamento alla 'Mpardist Ale (barley wine), una birra da meditazione, dolce con retrogusto amaro, vellutata, strutturata, avvolgente, carica di alcool, con sentori di biscotto e sentori di tartufo. 
Se invece i dolci serviti sono crostate, creme, zuppa inglese o torte con la frutta sbizzarritevi nell'abbinare qualcosa di più estremo come le birre leggermente acide, realizzate con l’impiego di mosto d’uva che mantengono una viva e fresca l'acidità in bocca; da provare la nostra birra stagionale Special Grape Ale 
dal carattere irrequieto e frizzantino. 

Buona Pasqua!

Per una descrizione dettagliata sulle nostre birre 
(Clicca qui).
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Birre di Natale in Abbazia 2018

11/12/2018

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Rassegna di birre artigianali di Natale

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Il mese di Dicembre si avvicina e con esso il Natale, festività che almeno nei paesi a vocazione birraria è legata profondamente alla birra. Quelle che in Belgio sono chiamate Christmas beer, Winter Warmer nei Paesi anglofoni, hanno ispirato da diversi anni ormai anche i birrai italiani, che ripropongono sotto le feste interpretazioni del tema in versione liquida.

Tra le tante birre di Natale italiane con le quali poter brindare durante le feste i
l birrificio Paul Bricius brassa una Belgian Strong Ale prodotta in collaborazione con il Monastero di San Martino delle Scale a Monreale (PA). La ricetta messa a punto prevede le aggiunte di genziana, radice di liquirizia e finocchio, coltivati all’interno dell’Abbazia.
Il nome della birra è 
Hora Benedicta Abbey Ale e raggiunge una gradazione alcolica di 8% vol.

Per poterne degustare qualcuna, nella suggestiva Abbazia Benedettina di San Martino delle Scale, sita a Monreale (PA), l'Associazione Hora Benedicta nei giorni di 15-16 Dicembre vi guiderà in un percorso tra birre di Natale, sapori del territorio e la cultura Benedettina per augurarvi un meraviglioso Natale.
INGRESSO GRATUITO
SENZA PRENOTAZIONE

VI ASPETTIAMO IL 15 E 16 DICEMBRE 2018

https://www.fermentobirra.com  (ARTICOLO INTERO)

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◢ BIRROCCO 2017 ◣ Ragusa Beer Festival - Dal 1 al 3 Settembre @Ragusa

25/9/2017

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Dal 1 al 3 Settembre Ragusa ospiterà la quarta edizione del Birrocco, festival regionale dedicato a birra, arte e cultura che nella sua terza edizione ha potuto registrare una partecipazione di oltre 40.000 presenze durante i tre giorni.

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► Oltre 100 birre artigianali 
► 12 Birrifici artigianali presenti
► 8 ore di musica al giorno in due aree
► Conferenze enogastronomiche
► Laboratori sensoriali del gusto
► evento rigorosamente GRATUITO

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Birrocco 2017 darà spazio a conferenze enogastronomiche e laboratori sensoriali del gusto e incontri culturali di grande spessore. Queste novità si sommano alle oltre 100 birre artigianali, ai 12 birrifici, ai 18 stand di eccellenze gastronomiche che saranno presenti e all'intrattenimento musicale. Quest'anno fra gli special guest figureranno i Baciamolemani, DJ Delta (Red Bull Thre3Style Italian Champion 2016) e Millewatt "Tribute band 883 e Max Pezzali", "GIRA VOTA E FURRIA".

Gli stand saranno aperti dalle 16 al'1.30/2.00. Le due aree musicali saranno caratterizzate da generi diversi ogni giorno per coinvolgere ogni target possibile.

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Per maggiori info sulle birre, gli artisti e gli hotel dove soggiornare vai su www.birrocco.it
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BEST IN SICILY - PALERMO 2017

8/2/2017

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“Best in Sicily” è un sogno nel cassetto, un riconoscimento per l’eccellenza enogastronomica, per individuare quanto di meglio produce la Sicilia dell’enogastronomia. Per questo nasce un premio che rappresenta un passo in avanti nel mondo dell’enogastronomia di qualità, per passare dal made in Sicily a qualcosa di più.
Ecco quindi l’idea di “Best in Sicily”, ovvero quel che rappresenta il meglio che la Sicilia può offrire nel campo del gusto e dell’accoglienza. L’idea che anima questo riconoscimento è quello di dare un giusto merito a chi si distingue, ma anche uno stimolo per tutti gli altri che lavorano nel campo dell’enogastronomia.
I premi vengono destinati a quattordici categorie miglior produttore di vino, miglior produttore di olio, miglior produttore di formaggio, miglior bar, migliore pasticceria, migliore pizzeria, migliore ristorante, miglior albergo, miglior fornaio, miglior macellaio, ambasciatore siciliano del gusto, dall'edizione 2013 la migliore azienda conserviera, dall'edizione 2015 la migliore trattoria e quest'anno il migliore birrificio!
Fra i premiati anche un sindaco come massima espressione di territori che sempre più spesso scelgono di scommettere sull’enogastronomia.

The winner is?

MIGLIORE BIRRIFICIO
Birrificio Paul-Bricius

Vittoria (Ragusa)

Pionieri e capaci nell'aver assemblato acqua, orzo e luppolo aprendo la strada, senza mai smettere, a nuove prospettive per la Sicilia. E deliziando i palati esigenti di schiumose bionde e scure.

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Premiati il 30/01/2017 presso il Teatro Massimo di Palermo da Salvatore Russo di Banca Mediolanum.

​Lista premiati

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Best in Sicily 2017, la cronaca dell'evento raccontata attraverso le foto


PER VEDERE IL VIDEO INTEGRALE DELL' EVENTO CLICCA QUI
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BIRROCCO 2016 ◣ Ragusa Beer Festival - Dal 23 al 25 Settembre @Ragusa

5/9/2016

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3° edizione Birrocco 2016 / 23 24 25 settembre centro storico di Ragusa Superiore che nella sua seconda edizione ha potuto registrare una partecipazione di oltre 36.000 presenze durante i tre giorni. Oltre 100 birre artigianali, 12 birrifici siciliani, 18 eccellenze gastronomiche, 9 laboratori sensoriali del gusto, 8 ore di musica al giorno su due aree, 3 conferenze tematiche. 
Per un intero fine settimana le vie del centro, rappresenteranno la suggestiva cornice in cui numerosi birrifici siciliani si presenteranno al pubblico delle grandi occasioni diventando i protagonisti indiscussi.
 
'L'intento e' quello di fondere la tradizione di Monaco di Baviera, in ogni suo aspetto scenografico, col nostro patrimonio locale, il barocco, valorizzandolo ulteriormente e incentivando il centro storico di Ragusa superiore dopo la pedonalizzazione di via Roma - spiegano dall'associazione Ideology - Accanto agli stand, rigorosamente in legno, e ai vari elementi scenografici, non mancheranno i momenti di animazione e degustazione ma anche di promozione". "Coloro che acquisteranno la birra - aggiungono dall'associazione - riceveranno dei coupon che permetteranno di ottenere sconti da parte dei negozi del centro storico che hanno aderito al progetto. Il nostro festival non vuole essere un evento fine a se stesso, ma intende intercettare piu' bisogni a cui dare risposte. In quest'ottica vanno lette le convenzioni attivate con gli alberghi ed hotel che gravitano nel centro storico e che accoglieranno i turisti proponendo un pacchetto con prezzi speciali''. Per essere ancora piu' attrattiva, 'Birrocco' 2013, il cui logo e' un boccale di birra con un mascherone barocco, avra' una serie nutrita di artisti e ospiti musicali con l'obiettivo di coinvolgere piu' fasce d'eta'. Sul palco principale di piazza Liberta' e nel resto del centro storico si esibiranno tanti artisti locali a cui verra' data la possibilita' di essere protagonisti del progetto ma ci saranno inoltre ospiti di fama nazionale e internazionale che faranno da richiamo per il variegato pubblico del festival. A tutto campo la fase di promozione e diffusione dell'evento che sta avvenendo quotidianamente attraverso brochure e volantini distribuiti in modo capillare su ben 36 Comuni siciliani. Una campagna promozionale che guarda naturalmente anche ai social network con vari profili attivi (www.facebook.com/birrocco) e con video, notizie e post in continuo aggiornamento.

Tra gli special guest figureranno i QBeta, Babyl On Suite e Dj Aladin da Radio Deejay.
Stand aperti dalle 16 all1.30/2.00
Per maggiori info: www.birrocco.it


#PaulBricius
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Paul Bricius & Co. da Ragusa, le artigianali brassate a fuoco diretto

18/7/2016

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A Vittoria, in provincia di Ragusa, nell’estremo sud dell’isola siciliana si trova una delle realtà brassicole che a tutti gli effetti può essere considerata tra le “più artigianali” della nostra Penisola.  A differenza di quanto avviene nei microbirrifici che tutti conosciamo, infatti, la caldaia, tutta aperta, è riscaldata a “fiamma diretta”. Si realizza così un processo di bollitura che ricalca le più antiche tecniche di produzione, in cui non solo la passione e la bravura tecnica del birraio sono fondamentali per l’ottenimento del prodotto finito, ma durante il quale si alternano  momenti faticosi ed impegnativi. Questi sono gli ingredienti intangibili delle birre Paul Bricius & Co.
In esclusiva per Giornale della birra, l’intervista a Fabrizio Traina,  Paolo Trainito  e  Luigi Carrubba, che nel 2004 hanno fatto muovere i primi passi al birrificio di Vittoria.


Fabrizio, il vostro birrificio ha una storia lunga più di un decennio: come è nato il progetto e come si è evoluto in quasi venti anni di attività?
È  nato tutto per gioco, quando a metà degli anni ’90, mi dilettavo a fare dei piccoli esperimenti nel garage di casa che pian piano accrescevano il mio interesse e la mia curiosità facendomi affacciare al mondo della birra artigianale.
Qualche anno dopo decidevo di lasciare la produzione con gli estratti per iniziare a produrre con il metodo all grain, ma avevo bisogno di qualcuno che avesse un macinino, così coinvolsi Paolo, un caro amico di vecchia data, il quale non se lo fece ripetere due volte.
Continuammo a produrre nel garage di casa, quando ci resimo conto che iniziava ad essere stretto per le nostre esigenze, così ci spostammo nell’abitazione di mia nonna che nel frattempo si era trasferita a casa dei miei genitori.
A questo punto, avendo molto più spazio a disposizione, decisi insieme a Paolo di trasformare questo gioco in realtà, e coinvolgendo un altro amico, Luigi, fondammo la società nei primi anni 2000, che prese il nome dai soci fondatori, Paolo (Paul) eFabrizio (Fa-Bricius), divenendo in questo modo il primo microbirrificio artigianale nella Sicilia orientale.
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Luigi, molto interessante la vostra filosofia produttiva ispirata alla tradizione più antica ed originale della produzione della birra: quali sono le peculiarità del vostro impianto di brassatura, quali vantaggi e quali criticità di gestione?
L’impianto, è una nostra creatura, perché da noi progettato ed autocostruito, anche grazie all’aiuto di un fabbro locale.
Abbiamo un tino di cottura a vasca aperta che ci permette di poter controllare sia visivamente che manualmente l’intero ciclo produttivo.
Uno dei tanti vantaggi di utilizzare una vasca aperta è sicuramente quello di impiegare dei detergenti ecologici, evitando quelli chimici eccessivamente aggressivi come la soda; inoltre, quaesta tipologia di impianto ci permette di poter schiumare le proteine che coagulano ad alte temperature a differenza degli impianti più tradizionali nei quali le stesse, dopo la loro coagulazione, vengono portate ad ebollizione insieme al mosto.
Ed ancora, il nostro impianto ci dà la possibilità di utilizzare il luppolo in coni senza l’utilizzo del wirpool e la serpentina, strumento con il quale raffreddiamo il mosto, viene immersa nella massa liquida a caldo e con lo scambio termico creato si dà luogo alla precipitazione delle proteine residue, che anch’esse vengono scartate.
Se proprio dovessi trovare una nota negativa alla nostra strumentazione è che il processo produttivo risulta essere molto impegnativo dal punto di vista fisico ma, siamo spinti da una forte passione e siamo molto soddisfatti delle nostre produzioni; proprio per questo motivo credo che anche se fra qualche anno cambieranno gli interpreti, la nostra filosofia produttiva rimarrà tale e quale.
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Fabrizio, da alcuni anni avete intrapreso anche la coltivazione di orzo con cui realizzare le vostre birre: come è nata questa scelta? Quali varietà utilizzate e come gestite il processo produttivo e di maltazione?
Dopo i primi anni di produzione, abbiamo deciso di innalzare, ancor di più, il livello qualitativo delle nostre birre puntando sulla coltivazione dell’orzo distico, adatto alla produzione della birra in terreni Siciliani particolarmente vocati alla coltivazione di cereali. Il nostro modus operandi ci ha portati ad ottenere una filiera corta che ci permette un controllo qualitativo maggiore sulla principale materia prima utilizzata per la produzione.
Negli anni abbiamo monitorato la coltivazione di diverse qualità di orzo quali “Naturel”, “Scarlet” e “Pariglia”, anche grazie alla collaborazione con l’Ente Sviluppo Agricolo di Palermo ed il Centro Ricerca Agroalimentare di Acireale.
Abbiamo riscontrato che l’ambiente pedoclimatico ottimale delle zone di coltivazione consente di ottenere cereali puliti dal punto di vista fitosanitario e dalle analisi si riscontra l’assenza di micotossine.
Per ciò che concerne la maltazione per il momento ci rivolgiamo a terzi, ma stiamo già lavorando per curare anche questa fase produttiva. A dirla tutta stiamo monitorando delle birre prodotte con malto prodotto nei nostri terreni essiccato al sole o impastato e cucinato nei forni a legna, riesumando, in questo modo, dei processi produttivi arcaici risalenti ai popoli mesopotamici.
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Paolo, oltre al malto autoprodotto avrete necessità di approvvigionarvi di altre materie prime: come effettuate la selezione degli ingredienti per raggiungere l’eccellenza delle vostre creazioni?
Per il momento il 70% delle materie prime che utilizziamo per la produzione della birra vengono coltivate da noi, ma vogliamo migliorare, vogliamo avvicinarci al 95% anche se sarà molto complicato. Ad esempio nella nuova sede nella quale a breve ci trasferiremo, ci sarà un ettaro di terreno dedicato tutto alla sperimentazione della coltivazione del luppolo; anche questa è una bella sfida, ma abbiamo fiducia e crediamo nel nostro progetto, vedremo di avvicinarci il più possibile alla produzione autarchica delle nostre birre.
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L’esperienza maturata sul campo come imprenditori vi permette di analizzare il settore della birra artigianale da un punto di osservazione privilegiato: come immaginate il futuro delle craft-beer siciliane e made in Italy? Quale sarà a vostro avviso l’evoluzione del settore nell’ottica di un legame sempre più stretto della birra con il territorio d’origine, anche attraverso l’uso di materie prime prodotte localmente?
Con la precedente affermazione ho risposto parzialmente a quest’ultima domanda.
Sono del parere che si debba andare sempre più alla ricerca di un prodotto eccellente, dalle buone qualità organolettiche, di un qualcosa che crei curiosità nella gente ed il mio consiglio è quello di non omologarsi totalmente a qualcosa di già esistente; questa credo sia una regola che possa trovare applicazione non solo nel campo brassicolo ma anche in molti altri.
La ricerca di un prodotto particolare, di un prodotto di nicchia, di un qualcosa che solo tu puoi offrire, a mio avviso, è la chiave per sdoganare i dogmi del commercio.

                                                                                                                                               A cura di Massimo Prandi
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